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Caso Clinico – Teaching Case – Sospetta Sindrome da vasocostrizione cerebrale reversibile (RCVS) a cura di Francesco Dellepiane
P.L. uomo di 47 anni.
Accesso in Pronto Soccorso per stato confusionale acuto e disturbo dell’eloquio dal risveglio, riferisce inoltre intensa cefalea
In anamnesi: pregresso TIA, ipertensione arteriosa non in trattamento
E.O. Neurologico: non deficit di lato, scarsamente collaborante
Lab: esami tossicologici negativi
Diagnosi
Sospetta sindrome da vasocostrizione cerebrale reversibile (RCVS); si stratta di una patologica caratterizzata da vasocostrizione reversibile delle arterie cerebrali ed episodi di cefalea intensa («thunderclap headache»).
Essa tende ad avere una maggiore incidenza nell’età compresa tra 20 e 40 anni e lievemente maggiore nel sesso femminile.
I fattori di rischio sono molteplici.
Radiologicamente si può evidenziare un assottigliamento dei vasi interessati, ma l’imaging con TC all’esordio dei sintomi è generalmente negativo.
La RM può mostrare iperintensità FLAIR da presenza di edema corticale ed aree ischemiche generalmente nei territori di confine.
La diagnosi differenziale si pone principalmente con l’emorragia subaracnoidea associata a vasospasmo, la vasculite cerebrale (PACNS) e la dissezione vasale.
L’imaging di parete vascolare è particolarmente utile nella diagnosi differenziale con la vasculite cerebrale.
Trattamento
Tende a risolversi spontaneamente nella maggior parte dei casi senza sequele cliniche.
I calcio-antagonisti sono considerati relativamente efficaci e rappresentano il trattamento di prima scelta.
Commento
Sulla base della manifestazione clinica e dell’imaging, nel nostro caso è stato posto sospetto di RCVS.
La vasculite resta una valida alternativa diagnostica, in particolare per la presenza di enhancement di parete, che tuttavia può essere presente anche nell’RCVS.
Il paziente è notevolmente migliorato dal punto di vista clinico ed è in attesa di effettuare un controllo RM a distanza di un mese dall’esordio dei sintomi.
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