
Caso clinico 1 – Ictus ischemico trattato con trombolisi sistemica e tromboaspirazione entro 4.5 ore dall’esordio dei sintomi
05/01/2024
Caso clinico 3 – Ictus ischemico trattato con tromboaspirazione a 10 ore dall’esordio dei sintomi
05/01/2024
Teaching Case – Ictus ischemico trattato con trombolisi sistemica entro 9 ore dall’esordio dei sintomi
M.O. uomo di 76 aa
Fibrillazione atriale, bioprotesi valvola aortica, PMK non RM compatibile, iperteso, dislipidemico
Ore 8.00. Al risveglio, disturbo dell’eloquio associato a deficit di forza AS dx (il paziente era andato a dormire in pieno benessere, si risvegliava tra le 4 e le 5 del mattino ancora in pieno benessere).
Ore 10.58. Arrivo in PS. NIHSS:6
Ore 11.05. Esegue TC cerebrale basale, Angio-TC e TC Perfusione
Ore 12.00 Inizio trombolisi sistemica
Ore 13.00. Fine trombolisi sistemica
Conclusioni del caso clinico: esordio clinico stimato a circa 6 ore dall’arrivo in PS, paziente con NIHSS di 6, ASPECTS di 9, trombosi del tratto M3 di ACM di sinistra. Trattamento trombolitico.
Risultato: riabitazione del vaso trombizzato
Dopo 24h: NIHSS di 4, lesione ischemica temporo-parietale a sinistra.
Commento
L’esordio dei sintomi è imprecisato visto il riferito pieno benessere clinico tra le 4 e le 5 del mattino e il risveglio con deficit neurologico alle 8.
La presenza di un pace-maker non RM compatibile non consente lo studio di un “awake stroke” secondo quanto riferiscono le linee guida ISO-SPREAD 2020, alla ricerca del mismatch DWI-FLAIR. La TC documenta una trombosi distale (“dot sign” tratto M3 di ACM di sinistra), in assenza di significativi segni precoci di ischemica cerebrale (ASPECTS di 9 per dubbia ipodensità della corteccia insulare di sinistra).
In relazione ai tempi di esordio della clinica (si stima circa 6 ore al momento dell’esecuzione della TC), in assenza di rilevanti alterazioni densitometriche, di una trombosi vascolare distale, si decide di verificare i parametri perfusionali nell’ipotesi di sottoporre il paziente a trombolisi sistemica tardiva (entro 9 ore dall’esordio dei sintomi), secondo quanto prevede il protocollo EXTEND.
Lo studio perfusionale analizzato con software dedicato “RAPID” mette in evidenza un mismatch T-max/CBF di 11,8. In merito a tale risultato ed in assenza di controindicazioni sistemiche, viene data indicazione al trattamento trombolitico.
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