
Caso del mese: Luglio 2015
11/01/2024
Caso clinico 2 – Ictus ischemico trattato con trombolisi sistemica entro 9 ore dall’esordio dei sintomi
05/01/2024
Teaching Case – Ictus ischemico trattato con trombolisi sistemica e tromboaspirazione entro 4.5 ore dall’esordio dei sintomi
P.A. Donna di 73 aa
Cardiopatica, fibrillazione atriale in TAO
Ore 15.00. Improvvisa emiparesi emilato destro associato ad afasia motoria
Ore 16.00. Arrivo in PS. NIHSS:16
Ore 16.05. Esegue TC cerebrale basale e Angio-TC multifasica
Ore 16.50 Inizio trombolisi endovenosa
Ore 17.14. Inizio procedura interventistica di trombo-aspirazione
0re 17.45. Fine procedura interventistica
Conclusioni del caso clinico
esordio clinico a 1 ora dall’arrivo in PS, paziente con NIHSS di 16, ASPECTS di 10, trombosi del tratto M1 distale di ACM di sinistra, buoni circoli di compenso. Trattamento trombolitico e successiva immediata trombo-aspirazione.
Risultato
riabitazione del vaso trombizzato
Dopo 24h
NIHSS di 6, lesione ischemica dei nuclei della base a sinistra.
Commento
L’esordio dei sintomi risale ad un’ora rispetto all’arrivo in PS.
Secondo le linee guida ISO-SPREAD 2020, per sottoporre il paziente a trombolisi venosa entro 4.5 ore dall’esordio dei sintomi, è necessario acquisire una TC basale che escluda la presenza di un’emorragia cerebrale, possibile causa della sintomatologia neurologica.
Successivamente occorre verificare l’eventuale presenza di segni precoci di ischemia cerebrale (valutabili mediante l’ASPECT score), anche se non esiste al momento l’evidenza scientifica di quantificare l’estensione del danno ischemico come criterio di esclusione per la somministrazione del farmaco trombolitico. È stato comunque documentato il maggior rischio di infarcimento emorragico se il punteggio ASPECTS <7.
Una volta valutati questi aspetti, è necessario verificare il sito di occlusione vascolare nell’ipotesi di un trattamento endovascolare. Tale reperto può essere indirettamente messo in evidenza da una focale iperdensità alla TC basale nell’ambito del vaso coinvolto da trombosi. Se coinvolto un vaso intracranico maggiore (tratto M1 come in questo caso), lo studio angiografico conferma la sede di occlusione vascolare e consente, con acquisizione multifasica, la valutazione dei circoli di compenso, se presenti.
In questa paziente, i circoli di compenso sono buoni, visibili già in fase precoce di acquisizione. È stato dimostrato, come riportato nelle linee guida, un outcome migliore nel paziente con buoni circoli di compenso rispetto ad una scarsa rappresentazione degli stessi.
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